RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO

"Ci sono posti luminosi anche nei posti più bui. Puoi essere quel posto luminoso.", Violet.

Ciao miei cari book-dipendenti!
Oggi voglio parlarvi di un film meraviglioso, che ho visto qualche settimana fa, portandovi la  mia recensione (con FRASI SPOILER tratte dal film).

Come avrete capito sono molto sensibile al tema della malattia mentale. Questo film riesce ad affrontarla in modo molto delicato e dolce. Mi ha toccata profondamente e ho pianto come non mai alla fine (e non solo!).

"Raccontami di un giorno perfetto" è l'adattamento cinematografico di Netflix del libro "All the Bright Places" (2015) di Jennifer Niven, co-sceneggiatrice del film. Leggerò sicuramente anche il libro appena potrò e sono sicura che altre lacrime arriveranno facendolo.


Titolo originale: All the Bright Places.
Regista: Brett Haley.
Sceneggiatori: Jennifer Niven e Liz Hannah.
Genere: drammatico, sentimentale.
Anno: 2020.
Attori principali: Elle Fanning (Violet Markey), Justice Smith (Theodore Finch), Keegan-Michael Key (Embry) e Luke Wilson (James).

Trama: Un giorno Violet tenta di suicidarsi gettandosi da un ponte. La sua sofferenza è generata dalla morte della sorella in un incidente stradale. Theodore, un suo compagno di classe, la vede e le impedisce di farlo. Da quel giorno Violet e Theodore cominciano a conoscersi fino ad innamorarsi.



LE MIE CONSIDERAZIONI


Quanto può essere pesante perdere una persona cara? Quanto può essere difficile abituarsi a una vita senza quella persona?
Violet è sopraffatta dal lutto, dal vuoto che sua sorella Eleonor ha lasciato nella sua vita, dalla voragine di dolore che la sta divorando da dentro. Tutto ciò è talmente totalizzante per lei da portarla in piedi sul ponte il giorno del compleanno di Eleonor a guardare sotto pensando di farla finita.

Quanto può essere segnante ricevere violenze quando si è bambini? Quanto può essere difficile vivere con la depressione?
Theodore è sopraffatto dalla violenza ricevuta dal padre quando era piccolo, dal dolore del non capire il perché, dalla voragine di dubbi che lo portano a perdersi a volte.
"A volte, ho bisogno di fare cose che mi ricordano che io ho il controllo.", Theodore.
Theodore guarisce il profondo dolore di Violent. Riesce a farle apprezzare di nuovo la vita, a farle trovare un senso, anche col vuoto lasciato da Eleonor. Trasforma la sopravvivenza di Violet in vita.
Theodore la convince a fare insieme a lui un compito per la scuola che consiste nello scrivere una relazione su due o più meraviglie dell'Indiana. Il progetto fa scoprire loro posti che li riportano in superficie, che impediscono loro di affogare nel mare aperto della sofferenza. Giorno dopo giorno si conoscono e scavano dolcemente l'uno nell'altra, fino a scoprire ognuno la voragine dell'altro. Ma in realtà Theodore non riesce mai ad aprirsi completamente, con nessuno.
"Sei tutti i colori in uno, nel loro massimo splendore.", Theodore.
Violet si innamora di Theodore e torna a ridere, a sperare, ad amare la vita.
Theodore ride, ama Violet, ma continua ad annaspare dentro, continua a chiedersi il perché della violenza ricevuta, continua a soffrire profondamente, sotto l'apparente benessere. Nemmeno il gruppo di supporto riesce ad aiutarlo, nemmeno la sorella. Nemmeno Violet riesce a tirarlo fuori dal pozzo senza luce della depressione che lo ha inghiottito tanto tempo fa.
"Prima di morire voglio... Restare sveglio.", Theodore.

Theodore ha paura di se stesso, ha paura di ferire gli altri, soprattutto Violet, e per questo la allontana. Ma lei non si arrende, vuole salvargli la vita, come lui ha salvato la sua quel giorno sul ponte.
"Per quello che vale, mi hai mostrato qualcosa: esiste una giornata perfetta", Theodore.

Il finale lo lascio scoprire a voi.
Voglio solo dirvi che le voragini si possono curare, che c'è sempre una luce in fondo al tunnel e che gli psichiatri sono qui per mostrarci la via per raggiungerla.


CURIOSITÀ

Il libro da cui è tratto il film è stato definito dal New York Times “un libro incantevole che racconta la tenera e improbabile storia d’amore di due ragazzi feriti".

Il libro è stato finalista al Premio Andersen 2016 nella categoria Miglior Libro oltre i 15 anni.

"Jennifer Niven è la regina della letteratura young adult." la Repubblica.





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Commenti

  1. Mi rivedo in alcune cose..... grazie per questa tua condivisione ❤️❤️❤️ lo leggerò

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    1. Grazie a te per aver letto la recensione <3 Anche io voglio leggerlo al più presto <3

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