1984: UN CAPOSALDO DEL GENERE DISTOPICO

"La Guerra è Pace. 
La libertà è schiavitù. 
L'ignoranza è forza." 
Gli slogan del Partito.


Autore: George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico.
Uno dei suoi insegnanti all'Eton College fu Aldous Huxley, un altro grande esponente del genere distopico. Orwell si ispirò alle opere di Huxley per scrivere "1984", il suo romanzo più celebre.
Morì a 46 anni, in un ospedale di Londra, per il cedimento di un'arteria polmonare.

Titolo originale: Nineteen Eighty-Four.

Traduttore: Stefano Marzellotti.

Anno di pubblicazione: 1949.

Pagine: 425.

Genere: Romanzo, fantascienza sociologica, fantapolitica, distopia.

Casa editrice: Mondadori.

Costo: 9,50€.

Voto: 9,5⭐/10.

Pezzo preferito"2 + 2 = 5".


Narrazione: La narrazione è in terza persona e le vicende sono raccontate dal punto di vista di Winston Smith.

TramaNel 1984, a causa di una guerra atomica avvenuta dopo la seconda guerra mondiale, la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie: Oceania, Eurasia ed Estasia, costantemente in guerra tra loro.
Il protagonista, Winston Smith, si trova a Londra, in Oceania, dove il potere è nelle mani del Socing, il cui comandante supremo viene chiamato Grande Fratello.
Il pensiero libero non esiste più: pensare cose scomode al partito viene definito “psicoreato” e la psicopolizia controlla costantemente che ciò non avvenga.
Winston lavora presso gli uffici del Ministero della Verità e ha il compito di “correggere” i libri e gli articoli di giornale già pubblicati in modo da rendere veritiere le previsioni del Partito.
Ma, Winston è diverso dalla maggior parte delle persone in quanto non riesce ad adeguarsi al regime.

Stile di scrittura: Nonostante il tema affrontato sia molto complesso, lo stile dell'autore è chiaro e scorrevole.



LE MIE CONSIDERAZIONI

Il tema principale affrontato dal libro è quello del totalitarismo e, di conseguenza, del controllo dell'individuo.
Il Grande Fratello, presente su tutti i manifesti insieme alla didascalia "Il Grande Fratello ti guarda", non è mai stato visto realmente da nessuno, ma controlla tutti costantemente. La descrizione del volto sui manifesti ricorda  Stalin, Hitler e Kitchener, e il regime totalitario descritto presenta caratteristiche dello stalinismo e del nazismo, cose che rendono il romanzo più vicino alla realtà e che lo aiutano ad imprimersi nella memoria del lettore per sempre.

Orwell ha inserito nella sua opera tutti gli elementi di un regime totalitario tipico, che persegue il controllo della società in ogni momento della vita, attraverso la sottomissione ad un'ideologia. Per questo, il Partito vuole, non solo imporre delle regole, ma anche e, soprattutto, plasmare il modo di pensare delle persone. Le sue armi sono:

  1. I teleschermi, presenti in ogni abitazione, che, non potendo essere spenti mai, garantiscono un costante "lavaggio del cervello" da parte della propaganda e sono anche un mezzo di controllo fisico per la presenza di telecamere.
  2. Goldstein, ovvero  il "nemico" da combattere, il fulcro su cui far convergere la rabbia da sfogare.
  3. La famiglia e, soprattutto, i bambini, che non sono altro che ulteriori mezzi di controllo nelle mani del Partito rappresentando, forse, l'aspetto più inquietante del Socing.
  4. La divisione in classi, secondo la quale i membri del Partito Interno vivono in edifici moderni, quelli del Partito Esterno, come Winston, in palazzi fatiscenti, e i Prolet in vere e proprie catapecchie.
  5. Il bipensiero, che permette la coesistenza di concetti completamente opposti tra loro e che consente di dire tutto e il contrario di tutto allo stesso tempo.
  6. La neolingua, un linguaggio conciso che non dà spazio a libere interpretazioni, per cui, le parole censurate diventano "psicoreato". Quindi, non solo non si può parlare liberamente, ma nemmeno pensare con la propria testa.
  7. La riscrittura continua della storia, a convenienza del Partito, e, quindi, di fatto, la non esistenza della storia stessa. Il passato viene riscritto in funzione del presente.
  8. L'abolizione dell'arte, in tutte le sue forme. Ci sono macchine automatizzate che producono canzoni e libri. Perché, anche se a volte tendiamo a dimenticarlo, scrivere è una forma di libertà, una forma di espressione di noi stessi.

“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

Infine, nel 1946, in "Perché scrivo", Orwell scrisse:

"Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io."
Questa sua frase, secondo me, ci spiega cosa Orwell volesse trasmetterci con questo romanzo: metterci in guardia dalle spaventose, quanto comuni, armi del totalitarismo.


Da amante del genere distopico non posso che consigliare a tutti questo grande romanzo, in grado di stupire sempre per la sua forte attualità.




CURIOSITÀ

"1984" ha portato alla nascita dell'aggettivo "orwelliano" che viene usato oggi per descrivere i meccanismi totalitari di controllo del pensiero.

Orwell ha iniziato a scrivere il romanzo nel 1948 e il titolo deriva proprio dall'inversione delle ultime due cifre di quell'anno.

In inglese "Big Brother" significa "Fratello Maggiore" e non "Grande Fratello".






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