"FALCE": E SE FOSSIMO IMMORTALI?

“Per legge, dobbiamo tenere un registro degli innocenti che uccidiamo.

E, per come la vedo io, sono tutti innocenti. Anche i colpevoli.
Tutti sono colpevoli di qualcosa, e tutti conservano un ricordo di innocenza che risale all’infanzia, per quanto sepolta da strati e strati di vita. L’umanità è innocente; l’umanità è colpevole. Queste due condizioni sono entrambe indiscutibilmente vere.”

Ciao book-dipendenti!
Benvenuti nella quinta tappa del meraviglioso blogtour su "Falce" di Neal Shusterman organizzato da Andrea insieme alla Oscar Vault.
Ringrazio Andrea per avermi inclusa in questa bellissima esperienza e la Oscar Vault per avermi concesso di leggere questa meraviglia in anteprima.
Vi ricordo che il libro uscirà il 19 Maggio 2020.

Qui sotto trovate la locandina creata da Andrea con tutti gli appuntamenti di oggi e i link dei blog delle altre ragazze.




LINK DEI BLOG

Andrea di andre.iread: https://iread.art.blog/
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Lettureerecensioni: https://lettureerecensioni.blogspot.com/?m=1
Alessandranekkina9372: hhtps://alessandranekkina9372.altervista.org/



Di seguito trovate la mia recensione.


Autore: Neal Shusterman, uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Ha ricevuto il National Book Award per la letteratura per ragazzi per il romanzo “Il viaggio di Caden”. Ha scritto più di 50 opere, principalmente per ragazzi, di genere horror, giallo e fantascientifico.

Titolo originale: Scythe.

Traduttrice: Lia Tomasich.

Anno dell'edizione: 2020 (uscita il 19/05).

Pagine: 360.

Genere: fantascienza, distopia.

Casa editrice: Mondadori, collana Oscar Fantastica.

Costo: 20€.

Voto: 8,5⭐/10.

Pezzo preferito: “Il subconscio non fa distinzione tra morte permanente e temporanea.”.


Narrazione: La narrazione è in terza persona, anche se ci sono dei pezzi in prima persona singolare attraverso cui si può conoscere direttamente il pensiero delle singole falci.


Trama: La storia è ambientata in un futuro all’apparenza perfetto, in cui non ci sono più guerre, fame, povertà e malattie.
Il Thunderhead, un’intelligenza artificiale onnisciente e onnipotente, si occupa di tutte le necessità della razza umana e non sbaglia mai.
Dato che non esiste più la morte, per evitare il sovrappopolamento (il Thunderhead, infatti, non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita), ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”, ovvero ucciso. Questo compito è affidato alle cosiddette falci, che decidono chi spigolare.
Citra e Rowan, i due ragazzi protagonisti, vengono scelti dal Venerando Maestro Faraday per diventare falci, anche se loro non vogliono diventare degli assassini. E proprio questo è il motivo per cui potrebbero essere delle falci perfette.

Stile di scrittura: Lo stile dell’autore è molto leggero e scorrevole, nonostante la profondità dei temi trattati, per cui riesce a spingere il lettore alla riflessione senza risultare mai pesante. Questo è un grande pregio perché avvicina alla lettura del genere distopico anche le persone che non hanno mai letto un libro del genere.



LE MIE CONSIDERAZIONI

L’articolo sulla distopia in “Falce” è qui:

La storia è ambientata in un futuro lontano in cui la tecnologia si è sviluppata ai massimi livelli, talmente tanto che ad occuparsi di ogni aspetto della vita umana è il Thunderhead, ovvero un’intelligenza artificiale. Infatti, nel 2042 la potenza informatica è diventata prossima all’infinito e il Cloud si è trasformato nel Thunderhead che conserva nella sua memoria tutto il sapere.

Il punto di forza di questo libro sta nei temi affrontati e nel modo in cui l’autore lo fa.  I temi principali sono la morte, l’omicidio, l’immortalità, il rapporto con la famiglia, quello con la religione e quello con la tecnologia.
I pezzi del libro in cui si ha la possibilità di conoscere direttamente il punto di vista di diverse falci fanno emergere i quesiti morali ed etici che una società del genere crea.
Il rapporto con la famiglia è snaturato in quanto, potendo vivere così a lungo, le persone possono formare più nuclei familiari in una sola vita.
Per quanto riguarda la religione, ha senso rivolgersi a un essere immortale quando si è immortali? Le poche persone che credono in qualcosa sono discriminate e derise dai più.
L’immortalità, oltre a snaturare il concetto di famiglia e a vanificare la religione, porta con sé altri dilemmi. Uno fra tanti è: ha senso porsi degli obiettivi da raggiungere se non c’è più una scadenza?
La tecnologia è parte integrante della vita di ogni essere umano, a tal punto che non ci si preoccupa più di nulla, nemmeno di poter morire, perché tanto a tutto pensa il Thunderhead.
L’omicidio non esiste più (né tantomeno il suicidio, tranne nei rari casi che lascio scoprire al lettore), è stato rimpiazzato dalla “spigolatura”, un atto necessario per rendere possibile l’immortalità dei più.
La morte esiste (quasi) solo per mano delle Falci, per cui ha perso il suo ruolo di monito a vivere sempre appieno la vita.

Tuttavia, il punto debole del libro è rappresentato dai personaggi che, pur essendo ben descritti, non hanno una forte caratterizzazione e sembrano esserci ai fini della trama. Appaiono, in pratica, come strumenti per far riflettere il lettore su un determinato qualcosa. Alla fine, ci si affeziona più alla storia in sé che ai personaggi. Anche perché sono quasi completamente monodimensionali, infatti, tranne rarissimi casi, la distinzione tra buoni e cattivi è netta.
Inoltre, mentre alcune parti, come il finale, sono sorprendenti, altre possono risultare prevedibili o forzate e affrettate.

In conclusione, se amate i distopici o, in generale, i libri che fanno riflettere, "Falce" è il libro giusto. Inoltre, è anche l’ideale per chi vuole avvicinarsi al genere senza impegnarsi con un classico distopico, che potrebbe risultare maggiormente angosciante.
Preparatevi a chiedervi “Può l’immortalità renderci felici?”.



UNA PICCOLA CURIOSITÀ

È in lavorazione un adattamento cinematografico con Sera Gamble come sceneggiatrice (ha lavorato a "You", "Supernatural" e "The Magician").





Il link di Amazon per comprare il libro:
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Commenti

  1. Ciao :)
    Per rispondere alla tua domanda, secondo me si.
    Si può trovare la felicità nell’immortalità, dipende sempre da come vive una persona.
    Già per esempio apprezzo di più l’ambiente famigliare della famiglia di Citra, dove sono loro quattro.
    In più hanno amici e sono felici.
    Mentre già la madre di Rowan per esempio no.
    Non capisco il prendere e fare continuamente figli con tutti gli uomini con cui è stata nella vita.
    Assurda.
    Si che tanto non è di certo lei che li mantiene, visto il Thunderhead.
    Per quanto riguarda i personaggi concordo sul fatto che doveva approfondirli di più.
    Un film?
    Davvero? *-*
    (AlessandraNekkina9372)

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    Risposte
    1. Secondo me, invece, no. Per me la felicità è data proprio dall'avere una data di scadenza in cui realizzare i propri sogni ed obiettivi.
      Sono d'accordo sulla mamma di Rowan xD
      Sembrerebbe proprio che ci sarà un film =)

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