“Avevamo imparato a sussurrare quasi impercettibilmente. Nella
semioscurità potevamo allungare le braccia, quando le Zie non guardavano, e
toccarci le mani attraverso lo spazio tra un letto e l’altro. Leggevamo il
movimento delle labbra, con le teste posate sul cuscino, girate di lato,
osservando l’una la bocca dell’altra. In questo
modo ci eravamo scambiate i nostri nomi, di letto in letto:
Alma. Janine. Dolores. Moira. June.”
Ciao book-dipendenti! Ecco qui il libro del GDL distopici del mese di Giugno, che, in realtà, io ho letto 2 anni fa.
Titolo
originale: The Handmaid’s Tale.
Traduttore: Camillo Pennati.
Anno di
pubblicazione: 1985.
Pagine: 398.
Genere: fantascientifico
distopico.
Casa
editrice: Ponte alle Grazie.
Costo: 16,80€
Voto: 8,5⭐/10.
Pezzo
preferito: “Nolite te basterdes carborundorum.”
Narrazione: La
narrazione è in prima persona in quanto la
storia è raccontata da Difred, ovvero la protagonista.
Stile di
scrittura: Lo stile di scrittura è angosciante, com’è giusto
che sia in un distopico. La Atwood è in grado di trasmettere al lettore
quell’angoscia costante che si ha quando si vive in un regime totalitario,
quell’ansia dell’essere donna in un mondo in cui la donna non ha alcuna
libertà.
Trama: In
un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti
sono diventati uno Stato totalitario monoteocratico basato sul controllo
del corpo della donna. Difred, chiamata così perché appartiene a Fred,
come le altre ancelle, ha il compito di garantire una discendenza a
quelli che governano. Nella Repubblica di Galaad, le ancelle sono le
uniche donne ancora in grado di procreare, per cui, vengono “usate” per la riproduzione.
Attraverso
la storia di Difred, scopriremo quello che si nasconde sotto la puritana
superficie di questo stato teocratico.
LE MIE
CONSIDERAZIONI
L’ambientazione è post-apocalittica, anche se non viene mai specificato del tutto cosa sia successo prima. Viene lasciato un alone di mistero. Si sa solo che è ambientato in un futuro prossimo, quindi più o meno negli anni ’90 considerando che il libro è stato scritto nell’’85, e che il mondo è stato devastato dalle radiazioni atomiche. C’è crescita zero e la maggior parte delle donne non è più in grado di procreare. Infine, si sa che c’è stato un golpe con cui ha preso il potere la Repubblica di Galaad e che le donne sono state private di ogni diritto e libertà da un giorno all’altro.
Vengono
affrontati molti elementi distopici, oltre al tema della sottomissione,
anche politica, della donna. Le altre confessioni religiose sono
illegali, come i matrimoni al di fuori della Chiesa di Stato e la lettura (tranne
per gli uomini membri della gerarchia governativa). Non si può avere un parere
diverso da quello del governo, infatti, i dissidenti vengono eliminati o
esiliati nelle colonie dove smaltiscono i rifiuti tossici che hanno
contaminato il pianeta.
Le donne
sono divise in base alla loro capacità di riprodursi:
1.
Le ancelle sono le donne ancora fertili.
2.
Le mogli sono sposate con chi fa parte della gerarchia,
ovvero i comandanti o gli angeli.
3.
Le marte sono le donne che svolgono ruoli domestici.
4.
Le zie sono le insegnanti, quelle che “educano” le
ancelle.
5.
Le economogli sono le donne sposate con gli uomini di
rango inferiore.
6.
Infine, ci sono le nondonne, ovvero le donne non fertili
o troppo anziane per poter ancora svolgere i lavori umili.
La donna,
quindi, è concepita solo in relazione all’uomo, non come essere indipendente.
La rigida
gerarchia sociale continua con gli uomini che sono divisi in:
1.
I comandanti, membri della gerarchia governativa.
2.
Gli occhi, ovvero i membri dei servizi segreti.
3.
I custodi, gli equivalenti delle marte al maschile e che
non possono avere rapporti con le donne.
4.
Gli angeli, infine, sono i militari.
Il personaggio
principale è sicuramente Difred in quanto la storia è narrata dal
suo punto di vista. Era stata arrestata dal regime per via di rapporti
illegittimi e dopo è diventata un’ancella. Non sa che fine abbia fatto Luke, il
suo compagno, e sua figlia è stata data in adozione. È una persona molto forte,
riflessiva e intelligente.
Cito
altre tre donne che mi sono rimaste particolarmente impresse.
Serena è la
moglie del Comandante a cui è stata “data” Difred a scopi riproduttivi. Appare
come una donna dura e fredda, dalle idee radicate e che non accetta volentieri
le ancelle nella sua casa.
Moira è amica
di Difred da prima dell’instaurarsi del regime. Una persona che non vuole e non
riesce ad arrendersi al regime dittatoriale, a differenza di Difred.
Infine, zia
Lydia, una delle “educatrici” delle ancelle, una vera e propria aguzzina,
sadica fino al midollo, che vive nel delirio delle sue convinzioni religiose.
Consigliatissimo
veramente a tutti. Preparatevi ad affrontare l’inevitabile rabbia che
proverete leggendolo.
LE
CURIOSITÀ
Per i forti temi trattati questo libro è stato messo al bando in alcune scuole superiori. Allo stesso tempo è diventato un simbolo dell’emancipazione femminile, soprattutto con la famosissima frase “Nolite te bastardes carborundorum”, usata spesso come motto.
Dal libro
è stato tratto l’omonimo film del 1990. Infine, nel 2017 è
cominciata l’omonima serie tv con l’eccezionale Elisabeth Moss
nei panni di Difred.
Il motto
di Galaad è “Sotto il suo occhio”.
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Mi è dispiaciuto non essere riuscita a partecipare al gdl di questo mese, ma conto di leggere questo libro entro l'anno
RispondiEliminaSì, così poi mi fai sapere cosa ne pensi!
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