“L’incidente di Chernobyl non mi ha colpito personalmente, eppure
questo viaggio mi ha cambiato per sempre, lasciando un segno indelebile dentro
di me. Non lo dimenticherò mai.
E non l’ho dimenticato. Non passa giorno senza che ripensi a
quei luoghi e a tutte le persone le cui vite sono state distrutte per sempre.”
Ciao book-dipendenti! Oggi parliamo di una collaborazione, nello specifico di un libro mandatomi in pdf dalla Salani Editore, che ringrazio di cuore. Volevo leggere questo libro perché la mini serie "Chernobyl" mi ha colpita e mi è piaciuta molto.
Autore: Andrew
Leatherbarrow.
Titolo originale: Chernobyl
01:23:40: The Incredible True Story of the World’s Worst Nuclear Disaster.
Traduttori: Irene Annoni, Rachele Salerno e Carlotta Turrini.
Anno di
pubblicazione: 2019.
Pagine: 272.
Genere: narrativa.
Casa
editrice: Salani Editore.
Costo: 15,90€
Voto: 9⭐/10.
Pezzo
preferito: “L’incidente di Chernobyl, avviato da azioni
errate del personale operativo, ha assunto proporzioni disastrose a causa delle
carenze nel progetto del reattore.”
Narrazione: La
narrazione è in prima persona in quanto la
storia è raccontata direttamente dall’autore. I capitoli che narrano il suo viaggio nel luogo del disastro si alternano a quelli che spiegano tutto quello che si
sa sull’incidente.
Stile di
scrittura: Lo stile di scrittura è molto scorrevole e, soprattutto,
alla portata di tutti. Infatti, i termini tecnici, necessari per comprendere
cosa è successo in quella fatidica notte del 1986, vengono sempre spiegati
brevemente e semplicemente.
Trama: Il
26 aprile 1986, all’01:23:40, Akimov preme l’interruttore per
l’arresto di emergenza del reattore nucleare numero 4 di Chernobyl. Inizia così il disastro nucleare che ha segnato il declino dell'Unione Sovietica e ha sconvolto nel profondo le coscienze di tutto il mondo, cambiandone la storia.
La storia
di questo incidente è stata segnata da continue contraddizioni ed inesattezze.
Dopo cinque
anni di ricerca, l’autore ci fornisce un resoconto di quel che accadde. Questo libro
racconta la disperata lotta per evitare l’irradiamento dell’Europa, il
sacrificio e l’eroismo delle persone che lavorarono con livelli altissimi di radiazioni, la verità sui “liquidatori di Chernobyl” e il processo giudiziario con tutte le
sue falsità e i suoi retroscena.
Tramite il
racconto e le foto del viaggio dell’autore, il lettore scopre una Pripyat ancora
abbandonata e l’estesa Zona di esclusione di Chernobyl con tutta la sua desolazione.
LE MIE
CONSIDERAZIONI
Chernobyl, a 15 km dalla centrale nucleare colpita dall’incidente, è una città che da un giorno all’altro è diventata deserta. O quasi, dato che ci vivono ancora alcuni operai impiegati nel risanamento della centrale e anche alcuni civili. Per Andrew Leatherbarrow Chernobyl ha un fascino tutto suo che lo spinge ad intraprendere un viaggio organizzato a Pripyat, nella Zona di esclusione.
Pripyat, a 2 km dalla centrale, fu costruita a
partire dal 1970 proprio per essere abitata dai lavoratori e costruttori della
centrale ed è stata abbandonata anch'essa in seguito all’incidente.
L’autore affronta
in maniera magistrale i temi dell’energia nucleare e della manipolazione
delle informazioni.
Leatherbarrow,
come me, non è contrario all’utilizzo dell’energia nucleare, con i dovuti
sistemi di sicurezza. Prima di addentrarsi nella descrizione dell’incidente di
Chernobyl, spiega al lettore come nasce l’energia nucleare e, analizzando i
dati, lo porta a comprendere come, in realtà, sia causa di molti meno morti di
quello che si pensa - soprattutto rispetto alle altre forme di energia.
L’esposizione
dei fatti relativi all’incidente mostra come la manipolazione delle
informazioni e le pressioni dell’Unione Sovietica siano state,
molto probabilmente, le cause principali del disastro. Probabilmente, senza le
pressioni del governo, nessuno avrebbe accelerato i lavori di costruzione del
reattore, evitando così i fatali difetti che lo hanno reso meno sicuro. Probabilmente,
in uno stato interessato più alla sicurezza che al dimostrare la propria
potenza, nessuno avrebbe mandato avanti un esperimento con evidenti problemi fin dall'inizio. Probabilmente,
se non si fosse cercato di occultare l’incidente agli occhi del mondo, meno
persone avrebbero perso la vita o avuto sequele di diverse gravità.
In conclusione,
un libro davvero molto interessante che consiglio a chiunque, soprattutto a
coloro che sono contrari all’uso dell’energia nucleare perché potrebbe far cambiare
loro idea, portandoli a capire quanto un incidente non imputabile all’energia
nucleare in sé abbia portato alla sua eccessiva demonizzazione.
LE
CURIOSITÀ
Craig Mazin, creatore della mini serie “Chernobyl” (che dovete assolutamente vedere) ha detto di aver usato proprio questo libro per documentarsi in quanto “combina perfettamente ricostruzione storica e racconto umano”.
La mini
serie ha vinto il premio Miglior mini serie agli Emmy Awards.
Link
di Amazon per comprare il libro:
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