“Ci sono
alcuni su questa vostra terra” disse lo Spirito “che pretendono di conoscerci,
e che commettono i loro atti di passione, orgoglio, malevolenza, odio, invidia,
meschinità ed egoismo in nome nostro; ma sono estranei a noi e a tutti i nostri
familiari come se non fossero mai esistiti. Ricordalo, e attribuisci le loro
azioni a loro, non a noi.”
Ciao book-dipendenti!
Oggi sono
felicissima di portarvi la recensione di uno dei miei classici preferiti, nonché
il classico di Natale per eccellenza. Come ogni anno, l’ho riletto il 24
Dicembre, questa volta nella nuovissima edizione della Rizzoli con le splendide
illustrazioni di Iacopo Bruno.
Grazie mille alla Rizzoli per avermi mandato una copia di questo meraviglioso capolavoro.
Autore: Charles
Dickens, scrittore, reporter di viaggio e giornalista britannico dell’età
vittoriana. Fu uno dei romanzieri più importanti e conosciuti di tutti i tempi.
Titolo originale: A Christmas Carol, in Prose. Being a Ghost-Story of Christmas.
Traduttrice: Beatrice Masini.
Illustratore: Iacopo Bruno.
Anno di
pubblicazione: 2020 (1843 la versione originale).
Pagine: 101.
Genere: romanzo
fantastico, commedia.
Casa
editrice: Rizzoli.
Costo: 20,00€
Voto: 10+⭐/10.
Pezzo
preferito: “Il suo cuore rideva, e tanto gli bastava.”
Trama: Tintinnare
di monete e frusciare di banconote: solo a questo pensa il vecchio e avaro Ebenezer
Scrooge. Ma tutto cambia nella magica e spaventosa notte di Natale quando
Scrooge riceve la visita di tre spiriti che lo costringono ad aprire
finalmente gli occhi. E il cuore.
La più
celebre storia di Natale, toccante parabola fantastica di Charles Dickens, in
un volume illustrato da Iacopo Bruno.
LE MIE CONSIDERAZIONI
La storia del vecchio e avaro Scrooge si svolge nella Londra
del 1843, in prossimità del Natale. La neve ricopre come un manto la fredda
cittadina, mentre la gente ferve per i preparativi della Vigilia di Natale - non
si può desiderare un’ambientazione migliore di questa.
Scritto con uno stile impeccabile, che sa rapirti il cuore dalla prima all'ultima parola, "Canto di Natale" è un vero e proprio romanzo sociale, ovvero un'opera nella quale al centro della
narrazione si trovano i ceti sociali più svantaggiati e poveri e la denuncia delle ingiustizie e dei soprusi da questi subiti. Infatti, attraverso la storia di Bob Cratchit e della sua famiglia, Dickens denuncia la povertà, lo sfruttamento e il vergognoso divario esistente tra le persone assurdamente ricche e avare, come Scrooge, e quelle povere e abbandonate a loro stesse, come il suo impiegato sottopagato e i suoi cari.Il cambiamento di Scrooge, perno attorno al quale ruota
tutta la storia, mi commuove nel profondo ogni anno che rileggo questo libro.
Il nostro scorbutico protagonista riscopre l'amore per la vita e per il
fare del bene e ci ricorda che compierlo ci fa stare bene.
Ebenezer Scrooge è un uomo
anziano, ricco ed esageratamente avaro, talmente tanto da non spendere nulla
nemmeno per se stesso. È un uomo profondamente egoista e perennemente arrabbiato.
Talmente imbruttito dal dio denaro da odiare il Natale, ritenendolo una perdita
di tempo.
Lo Spirito del Natale Passato è una figura luminosa che
sembra un incrocio tra un bambino e un vecchio. È indefinito e simile alla
fiamma di una candela.
Lo Spirito del Natale Presente – il mio preferito – si
ispira alla figura di Father Christmas del folklore britannico. Nella prima edizione del libro
è raffigurato come un uomo corposo con un abito di pelliccia e un ramo di
agrifoglio in testa.
Infine, lo Spirito del Natale Futuro è una figura molto
alta, con un mantello e un cappuccio neri, di cui si vede solo una mano scheletrica
sporgere dalla manica del mantello. Dal suo aspetto, quindi, sembra che personifichi la Morte.
In conclusione, un imprescindibile ed intramontabile classico
del Natale, capace di incarnare la magia, la meraviglia e la bontà del
giorno più bello dell’anno.
LE CURIOSITÀ
Nonostante il costo dell'edizione deluxe della prima
pubblicazione, rilegata con velluto rosso a bordi dorati, il 24 dicembre
del 1843 erano state vendute già 6000 copie. Insomma, un successo fin
dall'inizio.
Dickens si impegnava nella lotta
contro la povertà e lo sfruttamento minorile anche al di fuori delle sue opere.
Ad esempio, il 5 Ottobre dell’anno di pubblicazione di questo libro
aveva presieduto una serata di gala e, prendendo la parola, aveva denunciato la
Poor Law che aveva aggravato la povertà invece di combatterla.
La figura di Scrooge ha ispirato la creazione di Zio Paperone
– o Uncle Scrooge – da parte di Carl Barks nel 1947.
Father Christmas originariamente era la personificazione del Natale, mentre, successivamente, dagli anni settanta del diciannovesimo secolo, è stato assimilato alla figura americana di Santa Claus. La sua figura, nel sedicesimo e diciassettesimo secolo, è stata usata per opporsi alle proibizioni puritane che volevano vietare i festeggiamenti natalizi.
Link di Amazon per comprare il libro:
Se volete restare aggiornati sulle mie letture, potete seguirmi su:
Commenti
Posta un commento