“Tutti i
grandi sono stati bambini (anche se la maggior parte di loro lo ha dimenticato).”
Ciao book-dipendenti! Oggi parliamo di un grande classico per
grandi e piccini, una fiaba dolce e magica che nasconde grandi e profondi
insegnamenti nella sua semplicità. Sto parlando de “Il piccolo principe”
di A. de Saint-Exupéry, mandatomi dalla Alter Ego Edizioni che
ringrazio profondamente.
Autore: Antoine
Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, scrittore, aviatore e militare
francese. Conosciuto principalmente proprio per “Il piccolo principe”.
Titolo
originale: Le Petit Prince.
Traduzione a cura di: Utterson s.r.l.
Anno di
pubblicazione: 2015 (1943 la versione originale).
Pagine: 112.
Genere: racconto,
letteratura per ragazzi.
Casa
editrice: Alter Ego Edizioni, gli Eletti.
Costo: 3,90€
Voto: 10⭐/10.
Pezzo
preferito: “L’essenziale è invisibile agli occhi.”
Trama: “Sei
anni fa ebbi un incidente aereo sopra il deserto del Sahara. Qualcosa si era
inceppato nel motore e siccome mi trovavo da solo, senza un meccanico né passeggeri,
mi arrangiai per riparare io stesso il guasto. Si trattava di una questione di
vita o di morte, dato che avevo acqua da bere per soli otto giorni.
Potrete senza
dubbio immaginare il mio stupore quando, all’alba, fui risvegliato dal suono di
una piccola voce che mi diceva: “Mi disegni, per favore, una percora?”…
E fu così
che feci la conoscenza del piccolo principe”.
Pubblicato
per la prima volta negli Stati Uniti nel 1943, Il piccolo principe
si è imposto come uno dei capolavori letterari del Novecento.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Scritto in modo assolutamente poetico, “Il piccolo principe” è denso di insegnamenti e significati. Sotto forma di fiaba, questo racconto ci insegna molto sulla vita e sull’amicizia, ma non solo.
Con uno stile
dolce e fiabesco, A. de Saint-Exupéry ci racconta il suo incontro con un
bambino proveniente da un altro pianeta. L’incontro avviene nel deserto del
Sahara, il luogo in cui l’aereo del narratore ha un guasto. Il piccolo
principe racconta le sue esplorazioni nei vari asteroidi e le vite delle
persone grandi che ha incontrato.
Ogni personaggio
che il piccolo principe incontra ci permette di affrontare un aspetto della
nostra società, come l’alcolismo, il lavorare fine a se stesso e il potere.
Il capitolo più significativo, a mio parere, è il ventunesimo, quello in cui il piccolo principe conosce la volpe. La piccola e tenera volpe gli insegna il valore dell’amicizia, come coltivarla con pazienza e costanza e come non farla finire mai.
Le illustrazioni
ad acquerelli, create dall’autore stesso, sono bellissime e centrano in
pieno la semplicità e la dolcezza della storia.
Non c'è una pagina di questo libro che non mi è piaciuta, ho amato tutto e il finale mi ha lasciata a bocca aperta. Consigliatissimo a tutti.
LE CURIOSITÀ
Nel 2017
“Il piccolo principe” raggiunse le 300 traduzioni in
lingue e dialetti diversi, divenendo il testo più tradotto escludendo quelli
religiosi.
Nel corso
di un volo di ricognizione fatto verso la fine della guerra, l’autore scomparve
e il relitto del suo aereo fu recuperato solo nel 2004. Alla fine, venne
accertato che fu un caccia tedesco ad abbattere il velivolo (l’autore era
dalla parte degli Alleati).
Nel centenario
della nascita gli fu intitolato l’aeroporto di Lione.
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