"Cernobyl" - La zona", storia visiva di un disastro

 “Erano andati via con la convinzione che sarebbero ritornati nell’arco di pochi giorni, ma un nemico invisibile si era già impossessato di tutto.”
 

Ciao book-dipendenti! Oggi vi parlo di una collaborazione per cui ho voluto aspettare il momento giusto per leggerla. Si tratta del graphic novel mandatomi dalla Tunué, incentrato su un tema molto importante, ovvero quello di una catastrofe del secolo scorso.
 
 
 
AutoriFrancisco Sànchez e Natacha Bustos.
Francisco Sànchez ha avuto una lunga carriera come redattore ed è diventato sceneggiatore di fumetti proprio con “Cernobyl’”.
Natacha Bustos è laureata in Belle Arti all’Università di Granada e attualmente si dedica a tempo pieno all’illustrazione.
 
Titolo originaleCernobyl’ – La zona.

Anno dell'edizione: 2016.

Pagine: 176.

Genere: graphic novel.
 
Casa editrice: Tunué.

Costo: 16,90€.
 
Voto: 7/10.
 
Pezzo preferito"… nella vita le cose più terribili accadono in silenzio e in maniera naturale.".
 
 
 
Trama: Dietro una catastrofe si nasconde sempre una storia umana. Come reagiresti se da un momento all'altro fossi obbligato ad abbandonare tutto quello che hai?
Questa è la storia di una delle tante famiglie che dopo il terribile incidente di Cernobyl' lasciarono le proprie case convinte di ritornare nel giro di qualche giorno. Era però troppo tardi: un nemico invisibile si era impossessato delle loro cose, delle loro abitazioni, delle loro terre ed era pronto a rimanere lì per molto tempo.
Sono passati trent'anni da quel 26 aprile 1986, ma è niente se confrontato con le decine di migliaia di anni in cui i residui nucleari rimarranno attivi. Questo è un omaggio a quelle persone che hanno subito le conseguenze dell'energia nucleare fuori controllo. Per non dimenticare mai più quello che è accaduto.
Lontani dal facile sensazionalismo e dalla polemica, Francisco Sànchez e Natacha Bustos osservano a distanza, con le lenti della finzione, le storie di vita dei loro personaggi, offrendo al lettore un invito a comprendere, indagare e riflettere su ciò che Cernobyl' ancora oggi rappresenta.
 
 
 
LE MIE CONSIDERAZIONI
 
 
Chernobyl, è una città che da un giorno all’altro è diventata deserta. O quasi, dato che ci vivono ancora alcuni operai impiegati nel risanamento della centrale e anche alcuni civili. Infatti, ci sono persone che hanno deciso di tornare a vivere in quel luogo deserto perché le radiazioni li spaventavano meno della fame e della nostalgia di casa.
Questo graphic novel segue la storia di una famiglia nelle sue diverse generazioni attraverso sue scelte di vita diverse dopo il disastro. Non racconta il disastro a livello tecnico, ma a livello umano, mostrandoci le vite stravolte dei sopravvissuti.

Le illustrazioni rappresentano l’aspetto che ho apprezzato maggiormente in quanto riescono ad esprimere magistralmente l’angoscia e la devastazione, soprattutto interiore, causate dal disastro. Alcune immagini mi sono entrate nella mente e sono ancora lì a distanza di giorni dalla fine della lettura, a farmi riflettere su quanto la vita di donne, uomini e bambini sia stata sconvolta e cambiata per sempre.
Le illustrazioni senza dialoghi o scritte sono proprio quelle più impattanti a mio parere e, nonostante il senso di disagio che mi facevano provare, non riuscivo a smettere di guardarle per quanto fossero dense di emozioni.
 
L’aspetto che ho apprezzato meno, invece, è
stata l’introduzione di Alvaro Colomer che, a mio parere, pone l’accento su un messaggio che non condivido: “l’ambizione umana, la sua arroganza scientifica, il disprezzo per la vita”. Ho paura che questo lasci il messaggio che la causa del disastro sia stata l’uso in sé dell’energia nucleare. Io, invece, credo che, come i fatti dimostrano, la causa sia da ricercare nella mancanza di sistemi di sicurezza funzionanti e soprattutto nell’occultamento delle informazioni dominante nell’Unione Sovietica di quegli anni.
 
Nel complesso mi è piaciuto leggerlo e lo consiglio a tutte le persone che vogliono scoprire qualcosa in più sul disastro. Alla fine del volume ci sono anche delle curiosità su edifici e monumenti emblematici di Cernobyl’ e Pryp’jat.
 
 
 
CURIOSITÀ

Pripyat
, a 2 km dalla centrale, fu costruita a partire dal 1970 proprio per essere abitata dai lavoratori e costruttori della centrale ed è stata abbandonata in seguito all’incidente.
 
La scultura dell’uovo contiene al suo interno una capsula del tempo in cui i bambini di Cernobyl’ hanno scritto i propri messaggi per le generazioni future.
 
Questo graphic novel ha vinto il Prix Tournesol 2012 al FIBD e il premio Miglior fumetto all’Imaginamalaga Festival 2011.
 
 

 
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