“La mia mamma mi ha ammazzato e mio padre mi ha mangiato. Marilena, la mia sorella, l'ossa ha legato con la cordicella; una corda di seta ha usato, e sotto il ginepro ha tutto celato.”
Ciao book-dipendenti!
Ecco a voi la recensione di un libro che ho letto durante i mesi di ottobre e novembre, nel periodo più creepy dell'anno. Si tratta di "Fiabe della malanotte", #giftedby Alter Ego Edizioni, un'antologia di fiabe magiche e cruente, perfette per Halloween.
Autori: autori vari.
Anno di pubblicazione: 2019.
Pagine: 108.
Genere: fiabe.
Casa editrice: Alter Ego Edizioni.
Costo: 3,90€
Voto: 10⭐/10.
Pezzo preferito: “Se tutti ti hanno abbandonata, io non ti abbandonerò.”
Trama: "Fiabe della malanotte" è una raccolta di dieci testi originali, alcuni già molto noti e amati, accomunati dal tema dell’ombra, del terrore e della crudeltà, con un lieto fine non scontato, ma desiderato dal lettore come una sorta di catarsi individuale e al tempo stesso collettiva. Ed ecco allora il perfido Barbablù, che nasconde alla moglie i suoi più perversi e torbidi segreti, Hänsel e Gretel, abbandonati nel bosco da una madre snaturata e destinati a incontrare una strega affamata, Cappuccetto Rosso, alle prese con il lupo cattivo e Biancaneve, perseguitata da una matrigna crudele e invidiosa. Le storie si fanno portatrici di un profondo messaggio interiore, ma sempre con leggerezza, in una cornice di intensa fantasia dalle origini popolari.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Le fiabe presenti in questa antologia sono:
1. Barbablù
2. Hänsel e Gretel
3. Il ginepro
4. Cappuccetto rosso
5. L'accalappiatore di ratti di Hameln
6. Il lupo e i sette capretti
7. Storia di uno che se ne andò in cerca della paura
8. La fanciulla senza mani
9. Sole, Talia e Luna
10. Biancaneve
Come potete vedere ci sono sia fiabe più che famose che fiabe sconosciute ai più. Ho apprezzato moltissimo questa cosa perché mi ha permesso di conoscere storie che non conoscevo.
Essendo scritte nella loro versione originale, queste fiabe sono cruente e inquietanti, molto
La fiaba che mi è piaciuta di più è "Il ginepro", che ho scoperto proprio grazie a questo volume. Nasce dalla penna dei fratelli Grimm e racconta la storia di un bambino perseguitato dalla sua matrigna e della sua rivalsa finale. Si tratta di una fiaba molto violenta, forse la più inquietante della raccolta, da cui è tratto il pezzo con cui inizia questa recensione (inquietante, vero?).
La matrigna uccide il bambino e lo dà in pasto all'ignaro padre. Inoltre, mente a sua figlia, molto legata al fratellastro, facendole credere di essere stata lei ad aver ucciso il povero bambino con uno schiaffo. Mentre Marilena si dispera, il bambino si trasforma in un uccello e canta la sua inquietante storia a diversi personaggi. Alla fine, l'uccello uccide la matrigna e si ricongiunge alla sorellastra e al padre riprendendo le sembianze di bambino. Insomma, almeno c'è il lieto fine.
Ogni fiaba è introdotta da una bellissima illustrazione, ogni volta di un artista diverso, che ne racchiude lo spirito. Inoltre, il volume è comodissimo da portare in giro per via delle sue dimensioni contenute ed è curato in ogni dettaglio.
In conclusione, vi straconsiglio questa raccolta di fiabe perché merita davvero di essere letta.
LE CURIOSITÀ
Alcuni studiosi pensano che Perrault si sia ispirato ad Enrico VIII per la figura di Barbablù, protagonista della fiaba omonima presente nella raccolta. I due, in effetti, hanno molto in comune: l'essere dispotici, l'aver avuto sei matrimoni e la crudeltà nel liberarsi delle loro mogli.
Ernesto Ferrero, invece, suppone che l'ispirazione sia arrivata da Gilles de Montmorency-Laval, definito per l'appunto "Barbablù", un barone francese compagno d'armi di Giovanna d'Arco. Gilles fu accusato, e alla fine condannato, per la tortura, lo stupro e l'uccisione di molti bambini adescati tra i poveri.
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