"Il bambino che partì per il Nord alla ricerca di Babbo Natale": una dolce fiaba natalizia

 

“C'era una volta un bambino. E la sua sorellina. E la sua mamma e il suo papà. C'era una volta un villaggio in Groenlandia, con i suoi abitanti e i loro cani da slitta. E c'erano neve e tempeste, e qualche volta il tempo era sereno e il ghiaccio ricopriva il fiordo, e le montagne che lo sovrastavano si vestivano di candide gonnelle che quando soffiava il vento svolazzavano tutto intorno, con la luna che, grande e rotonda, ci vagava in messo. E di lì a poco sarebbe stato Natale.”




Ciao book-dipendenti!

Oggi parliamo di una dolce fiaba natalizia dei giorni nostri, "Il bambino che partì per il Nord alla ricerca di Babbo Natale", #giftedby Iperborea



 

AutoreKim Leine, norvegese trasferitosi in Groenlandia che oltre a numerosi romanzi per adulti ha scritto anche tre libri per bambini.

Traduttrice: Ingrid Basso.


Anno di pubblicazione: 2019 (2015 l'edizione originale).

 

Pagine: 64.

 

Genere: narrativa d'infanzia, fiaba.             

 

Casa editrice: Iperborea.

 

Costo: 13,00€

 

Voto: 7/10.

 

Pezzo preferito“Nelle strade del villaggio i lampioni erano accesi e proiettavano sulla neve piccole isole di luce, la luna sospesa sopra il fiordo era quasi piena e brillava sul ghiaccio e sulle montagne che li aspettavano a nord, e da qualche parte lassù abitava Babbo Natale.”

 


 

TramaUna bella storia di Natale, una fiaba senza tempo ambientata durante la lunga notte polare in un villaggio groenlandese

Strano papà, quello del picco­lo Andreas: il Natale non solo non gli piace, lo detesta. Ed è proprio un peccato che non voglia saperne di festeggiarlo. Meno male che Andreas abita in Groenlandia e la sua famiglia ha una comoda slitta e dodici bei cani che non vedono l’ora di tirarla. Per con­vincere il papà di quanto è magica questa festa basterà fare un viaggetto con lui su al Nord, dove di sicuro incontreranno Babbo Natale, visto che vive là.

Così, quando la Vigilia è ormai vicina, Andreas saluta la mamma e la sorellina Sofie per iniziare la sua avventura col papà. Mentre al villaggio è tutto un luccicare di candeline e stelle natalizie alle finestre, loro se ne vanno in slitta su e giù per i pendii ghiacciati, dove gli alberi non crescono e nelle poche ore di chiaro l’unico colore è il bianco accecante della neve. E quando cala il buio, padre e figlio trovano un po’ di te­pore in un capanno incassato nella neve. Chissà se lì troveranno anche il simpatico barbuto rossovestito, pronto a salutarti con la sua tipica risatona che fa oh oh.

Una fiaba dolce e tenera che, intrecciando l’incanto del Natale con la storia del legame tra un bambino e il suo papà, ci porta in volo nella natura semplice ed estrema delle latitudini subpolari.

 

 

 

LE MIE CONSIDERAZIONI

 



L'ambientazione della Groenlandia è assolutamente spettacolare. Le case sono circondate dal ghiaccio e dai riflessi della luna. Il Natale in questo magico mondo è quello innevato che tutti abbiamo sempre sognato. Inoltre, le illustrazioni sono perfette e rendono ancora più bella l'atmosfera della storia. 

Lo stile di Leine è molto conciso e diretto, ma allo stesso tempo ricco di tenerezza e magia, l'ideale per una fiaba dedicata ai bambini.

La storia ruota attorno a due personaggi principali e al loro rapporto: Andreas e il suo papà.
Andreas è un bambino dolce che ama l'avventura e soprattutto il Natale. Con il suo modo semplice e chiaro di vedere il mondo, tipico dell'infanzia, non riesce a capire perché il suo papà odi il Natale.
Il papà di  Andreas è un uomo cinico, pratico e risoluto che non vede la magia del Natale e non riesce a festeggiarlo con la sua famiglia.

Il viaggio che affrontano insieme, in mezzo alle intemperie e al freddo tipici della Groenlandia, è un viaggio alla scoperta di loro stessi e del loro rapporto. Sarà un modo per connettersi, per far aprire il papà di Andreas e per permettere a quest'ultimo di capire il motivo per cui il papà non ama il Natale - e, magari, sarà anche un modo per incontrare Babbo Natale. 

Nonostante un inizio speciale e alcuni passaggi che mi hanno addolcito il cuore, devo ammettere che mi aspettavo di più. Mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente e un finale più toccante.
La storia sembra tendere verso qualcosa di grande, ma non ci arriva mai. E questo mi ha un po' delusa. Per questo motivo non mi ha conquistata completamente e non rientra tra le mie storie preferite sul Natale.
Penso che sia una lettura molto dolce da fare con i bambini o da soli, ma che non ha il potere di essere indimenticabile.



 

LE CURIOSITÀ

  

Il libro fa parte della collana "I Miniborei" della Iperborea, dedicata alle storie per l'infanzia.


Kim Leine ha vinto il Premio del Consiglio Nordico per il romanzo storico "Il fiordo dell'eternità", tradotto in quindici paesi e presente in Italia per la casa editrice Guanda.






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