"Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie": tra sessismo e body shaming

Ciao book-dipendenti! Oggi parliamo di uno dei libri peggiori che io abbia mai letto nella mia vita, purtroppo (#giftedby Rogas Edizioni).

 



Autore: Alec Bogdanovic.

 

Anno di pubblicazione: 2020.


Pagine: 124.

 

Genere: autobiografia.       

 

Casa editrice: Rogas Edizioni.

 

Costo: 13,70€

 

Voto: 3/10.

 

 

 

TramaLa depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell'adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un'interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.

 

 

 

LE MIE CONSIDERAZIONI

 

Mi aspettavo grandi cose da questo libro e invece è stata una lettura sofferta e che ho concluso solo per vedere dove andasse a parare (sperando che alla fine ci fosse qualcosa che mi facesse rivalutare il tutto).


Avevo chiesto questo libro alla casa editrice come collaborazione perché dalla trama sembrava parlasse di depressione e ansia, cose di cui soffro.
Ma questo libro più che di depressione e ansia parla di sesso e, soprattutto, di donne descritte in modi che non posso e non voglio portare sui social.

Lasciamo stare  il linguaggio molto esplicito e volgare con cui è scritto il libro, che molto spesso si poteva evitare ma che non rappresenta il vero problema di questo libro.

I veri problemi sono il sessismo, il body  shaming  e la grassofobia dilaganti. E mi stupisce che ci siano ancora messaggi così retrogradi in un libro.

La cosa più aberrante poi è la descrizione della recensitric*. L'autore dedica un capitolo (e vari pezzi in giro per il libro) a descrivere la recensitric* (vi prego spiegatemi il senso dell'asterisco dopo che si è usato il femminile): una sorta di blob senza forma, frustrata dalla vita che taccia il libro di sessismo e grassofobia.

Caro autore, mi dispiace deluderti, ma la recensitric* di questa recensione non è frustrata né senza forma. Un consiglio: impara ad accettare le critiche negative (anche perché con tutto quello che hai scritto sulla recensitric* finisci per apparire tu come quello frustrato), invece di offendere.

Insomma, un libro che non consiglio proprio a nessuno.


 

 



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