“All'inizio danno la colpa all'aria.
E' un'idea antica, quella di un veleno disperso nell'atmosfera, un pericolo mortale portato dal vento.”
Ciao book-dipendenti! Oggi vi porto la recensione di un libro in collaborazione con la DeAPlaneta, che ringrazio tantissimo per avermi permesso di leggere questa meraviglia.
Autrice: Karen Thompson Walker, scrittrice di San Diego.
Traduttore: Francesco Zago.
Anno di pubblicazione: 2020 (2019 la versione originale).
Pagine: 352.
Genere: distopico.
Casa editrice: DeAPlaneta.
Costo: 17,00€
Voto: 10⭐/10.
Pezzo preferito: “Dal cielo le strade sembrano tutte uguali, le case affiancate l'una all'altra come denti, i prati artificiali indistinguibili dall'erba ormai ingiallita per la siccità. Ma in una di quelle strade, sotto uno di quei tetti, una bambina piange al buio.”
Trama: Silenzio, come quando nevica. Una pace gelida, totale, a intorpidire le membra. E poi sogni, profondi quanto oceani, uno dopo l'altro, senza tregua. È ciò a cui va in contro chiunque si ammali del misterioso "virus di Santa Lora", dal nome della cittadina in cui tutto ha avuto inizio.
È una tersa notte di inizio autunno quando una studentessa del college del piccolo centro californiano si allontana da una festa in anticipo sulle compagne, si lascia cadere sul letto e non si sveglia più. Passano pochi giorni e il contagio dilaga.
Sebbene le autorità si affrettino a mettere il college in quarantena, il morbo non cessa di mietere vittime: di casa in casa, di famiglia in famiglia, di sogno in sogno, Santa Lora soccombe alla misteriosa epidemia. Ma dentro l'involucro di quei corpi immobili, nei recessi di quelle coscienze sprofondate in un sonno che prefigura la morte, un turbinio instancabile di visioni, falsi ricordi, mezzi presagi - ora indecifrabili, ora più lampanti della realtà stessa - rimescola e sconvolge i destini di tutti.
Romanzo corale sui temi dell'amore, del tempo che passa e del senso della vita, "I sognatori" scava a fondo nei personaggi e nelle dinamiche di una comunità in pericolo per disegnare la mappa definitiva delle nostre paure, dei nostri infinitesimali trionfi e delle nostre vulnerabilità.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Santa Lora è una città californiana d'invenzione, fulcro di una misteriosa epidemia che si diffonde nonostante la quarantena imposta dalle autorità.
E' assurdo come l'autrice sia stata in grado di predire molte delle cose che hanno fatto la storia negli ultimi due anni. Mi ha messo i brividi e ho adorato il suo stile di scrittura, così poetico e così crudo e diretto allo stesso tempo.
Attorno alla storia dell'epidemia e della sua diffusione, ruotano le vite di alcuni studenti del campus e di alcuni cittadini di Santa Lora. Le loro storie sono semplici, ognuna diversa dall'altra, sono storie di vita quotidiana e reale.
Nonostante i personaggi siano tanti e non ci sia un unico protagonista, ognuno di loro è ben delineato. Infatti, sono riuscita a empatizzare con tutti i personaggi.
Il virus di Santa Lora getta le persone che infetta in un sonno che mima la morte e dal quale sembrano non potersi più risvegliare.
Il loro sonno è un miscuglio inquietante di sogni, incubi e presagi.
Tutto questo, insieme alle reazioni delle persone alla comparsa del virus, rende il romanzo molto psicologico.
Tra i personaggi principali ci sono:
1. Rebecca è la seconda persona che si infetta con il virus e, anche se ancora non lo sa, è incinta. La sua è una delle storie più belle a mio parere.
2. Mei è la compagna di stanza della prima ragazza che si ammala ed è il personaggio centrale.
3. Catherine è una psichiatra che lavora all'ospedale di Santa Lora e il mio personaggio preferito.
4. Thomas è un bidello del college e rappresenta le persone complottiste, sempre presenti quando c'è un disastro.
5. Ben e Annie sono sposati, si sono trasferiti da poco a Santa Lora e hanno un bambino appena nato.
In conclusione, vi straconsiglio di leggerlo!
CURIOSITÀ
Nel 2020 la ABC ha dichiarato di star sviluppando una serie televisiva da questo libro. Non vedo l'ora di vederla!
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Allo stesso tempo mi intriga ma anche mi spaventa per i parallelismi
RispondiEliminaSì, in effetti inquieta abbastanza, ma è davvero ben scritto. Te lo consiglio, nonostante tutto.
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