"Tutte le storie tristi sono false (una storia vera)": la storia di Khosrou

 

"Non dobbiamo a nessuno la nostra tristezza.
Le ossa si rompono in continuazione e ci si può abituare.”




Ciao book-dipendenti!

Oggi vi parlo di un libro davvero molto bello e profondo, un libro che narra la storia di Khsrou. #giftedby HarperCollins




Autore
: Daniel Nayeri, autore di diversi libri per ragazzi.



Titolo originale: Everything Sad is Untrue (a true story).


Traduttore: Stefano Beretta.


Anno di pubblicazione: 2021 (2020 l'edizione originale).

 

Pagine: 384.

 

Genere: narrativa.             

 

Casa editrice: HarperCollins.

 

Costo: 18€

 

Voto: 9/10.

 

Pezzo preferito“Se mai avessi un figlio, non lo abbandonerei, mai e poi mai. Anche se dovesse lasciare la Terra e dovessi seguirlo nello spazio senz'aria, mi ci aggrapperei e soffocherei, ma almeno me lo terrei vicino. E non picchierei nemmeno mia moglie, per nessuna ragione, nemmeno se lei picchiasse me.”.

 


 

Trama: "Tutte le storie tristi sono false" è un libro straordinariamente poetico e commovente, che parla del potere delle storie, delle parole che costruiscono mondi, dei racconti capaci di legare le anime e di portarle a condividere la vita.


«Un capolavoro moderno» – The New York Times Book Review


«Frizzante e originale» – The Wall Street Journal


«Un'epopea moderna» – Kirkus


«Questo libro è un tesoro raro» – Publishers Weekly


In una scuola media dell'Oklahoma, un ragazzino di nome Khosrou, in piedi di fronte alla classe, sta cercando di raccontare una storia. La sua storia. Ma nessuno crede a una parola di quello che dice. Per i compagni lui è soltanto un tipo bizzarro che racconta un sacco di assurdità. Lo prendono in giro per il colore dei suoi capelli, i vestiti di seconda mano e il cestino del pranzo dall'odore strano...

Eppure le storie di Khosrou (che ora tutti chiamano Daniel), attraversano gli anni, a volte addirittura i secoli, e sono bellissime ma anche terribili. Raccontano di Isfahan, la città dai ponti coperti, della sua vecchia casa con una voliera di vetro tra le stanze, della notte in cui è dovuto fuggire dall'Iran con sua madre mentre la polizia li inseguiva, fino ad arrivare in Italia. Ma raccontano anche lo splendore di un tappeto di rubini e perle nell'antica Persia, la bellezza del fiume Aras e dei campi di zafferano che sembrano sanguinare nella luce del tramonto.

Come Shahrazād in un'aula scolastica ostile, Khosrou tesse una storia per salvare la propria memoria, per rivendicare la verità. Ed è una storia vera. La storia di Daniel.

 

 

 

LE MIE CONSIDERAZIONI

 

Khosrou è un bambino di origini iraniane costretto a fuggire dalla sua terra, dalla casa che ama tanto e dal suo papà che decide di non seguire il resto della famiglia. E' un bambino sensibile, dolce e forte che ama le storie e la fantasia riconoscendone il loro immenso potere.


La sua è la storia di tanti altri bambini che faticano per inserirsi in una realtà completamente diversa da quella in cui sono nati, che lottano ogni giorno contro il bullismo che ricevono per la loro cultura, il loro cibo e il loro aspetto.

E' la storia di tutti i bambini vittime di violenza assistita, un'esperienza che molto spesso si fa fatica a superare. Il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso dell'Infanzia definisce la violenza assistita come "il fare esperienza da parte del/la bambino/a di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulti e minori". Insomma, una vera e propria forma di maltrattamento nei confronti di un minore.


La storia di Khosrou parla di religione, di libertà e di abbandono, ma anche di gioia e di ricordi che scivolano via come acqua dalle mani e che il protagonista tenta a tutti i costi di recuperare.


Il libro affronta tutti questi temi ed altri ancora e lo fa in modo delicato ma allo stesso tempo deciso, con uno stile di scrittura semplice come quello di un bambino, come se Khosrou stesse parlando con noi, invece che scrivendo. Per questo motivo la lettura è molto scorrevole e adatta anche ai momenti in cui ci sentiamo più stanchi.


In conclusione, è un libro che resta, che ci fa conoscere una realtà diversa dalla nostra e che merita di essere letto.





 

LE CURIOSITÀ

  

L'autore è nato in Iran, è fuggito dal suo paese e ha vissuto come rifugiato prima di emigrare con la madre e la sorella in Oklahoma, all'età di otto anni.


Shahrazād è la fanciulla protagonista della raccolta favolistica "Le mille e una notte".






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