"Lo Schiaccianoci e il Re dei topi" in una nuova veste con le illustrazioni di Iacopo Bruno

 

“Dopo che Fritz aveva smesso di far sfilare i suoi ussari intorno all’albero di Natale, era saltato fuori uno splendido omino di legno che se ne stava lì, tranquillo e discreto ad aspettare che arrivasse il proprio turno.”




Ciao book-dipendenti!

Oggi vi parlo di un libro super natalizio che adoro rileggere ogni anno nel periodo più bello e magico dell'anno, ovvero “Lo schiaccianoci e il Re dei topi” di E.T. A. Hoffmann. Questa volta l'ho fatto nella sua splendida nuova veste illustrata da Iacopo Bruno. #giftedby Rizzoli.




AutoreE.T. A. Hoffmann, scrittore, compositore, pittore e giurista tedesco. Fu un esponente del Romanticismo. Ha iniziato la sua carriera letteraria come critico musicale.

 

Titolo originaleNußknacker und Mausekönig.


Traduttrice: Alessandra Valtieri.

 

Illustratore: Iacopo Bruno.

 

Anno di pubblicazione: 2022 (1816 la versione originale).

 

Pagine: 126.

 

Genere: fantasy, racconto fiabesco.        

 

Casa editrice: Rizzoli.

 

Costo: 22,00€

 

Voto: 10/10.

 

Pezzo preferito“Ma la cosa più suggestiva di quell'albero delle meraviglie era la miriade di piccole luci che brillavano come stelle tra il verde cupo dei rami e invitavano i piccoli a cogliere i suoi dolcissimi frutti. Tutto risplendeva di luce e colori.”

 

 

TramaLa notte di Natale può succedere di tutto. Persino che un omino di legno prenda vita e si batta contro un esercito di topi e il loro malvagio re a sette teste. È l'avventura indimenticabile della piccola Marie Stahlbaum e del suo Schiaccianoci. Il classico di E.T.A. Hoffmann nella prodigiosa interpretazione di Iacopo Bruno.

Età di lettura: da 6 anni.

 

 

 

LE MIE CONSIDERAZIONI

 

Ambientato completamente nella casa dei signori Stahlbaum, genitori dei piccoli Fritz e Marie, e nel magico mondo abitato da fate, principi e principesse, “Lo Schiaccianoci e il Re dei topi” racconta le avventure di questi due bambini – soprattutto Marie – vissute grazie all'arrivo di uno Schiaccianoci come regalo di Natale.

Ci troviamo nel periodo più magico dell’anno, ovvero quello delle feste natalizie, in cui i bambini scartano gioiosi i loro regali. Ed è proprio in questa occasione che, in un angolo nascosto, Marie trova uno Schiaccianoci proprio speciale.

 

Con questa fiaba Hoffmann trasmette l’importanza dei sogni e della fantasia nei bambini, che costituiscono parti consistenti della loro vita quotidiana e che non devono mai essere ostacolati o derisi, quanto piuttosto incoraggiati.


Marie e Fritz sono due fratelli estremamente fantasiosi e amanti dei giochi. Fritz, a volte dispettoso, è un grande capitano per i suoi soldatini. Marie, paziente, dolce e buona, è affezionata ai suoi giocattoli e si prodiga nel curarli.

Il dottor Drosselmeyer, padrino dei due bambini, è una figura enigmatica e un abile narratore. A volte non si capisce se ti stia deridendo o prendendo sul serio.

Il re dei topi, antagonista della storia, è un essere subdolo e malvagio che possiede sette teste ed altrettante corone.

Schiaccianoci, infine, è un abile e valoroso guerriero che tratta Marie come una vera principessa.

 

L’autore riesce a tenerci incollati alle pagine con il suo stile semplice e dolce che, privo di fronzoli, va sempre dritto al punto. Inoltre, la metanarrazione, tecnica utilizzata in diversi punti del libro, ci fa sentire ancora più coinvolti nella storia.

Ad abbellire ed aumentare la meraviglia di questa storia ci sono le splendide illustrazioni di Iacopo Bruno che sanno far sognare davvero e che non smetterei mai di ammirare.

 

In conclusione, “Lo Schiaccianoci e il Re dei topo” è una fiaba natalizia che consiglio a tutti per non perdere mai la capacità di sognare ad occhi aperti come Marie.

 

 

 

LE CURIOSITÀ

 

Alexandre Dumas padre scrisse una sua versione del racconto di Hoffmann. Su questa base il coreografo Marius Petipa creò il balletto “Lo Schiaccianoci”, coreografato principalmente e secondo le sue indicazioni dal suo assistente Lev Ivanovič Ivanov e le cui musiche sono di Pëtr Il'ič Čajkovskij.

 

Hoffmann ha scritto anche “Vampirismo”, uscito nel 1821 – 2 anni dopo “Il Vampiro” di Polidori –, un racconto breve horror-gotico ispirato ai mostri delle leggende greco-romane inserite nel contesto narrativo delle storie vampiresche dell’Ottocento.


Della stessa casa editrice e illustrato sempre da Iacopo Bruno, vi consiglio anche il volume "Canto di Natale" di Diickens.

 

 

 

 

 

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