"SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE": TRA STORIA, SCIENZA E FANTASIA


“Su quei fogli erano disegnate cose che avrebbero dovuto inorridire una signora, e che invece stimolavano la mia curiosità”

 



Ciao book-dipendenti! Oggi parliamo di “Sulle tracce di Jack lo Squartatore” di Kerri Maniscalco.

Innanzitutto, ringrazio tantissimo Azzurra di @semplicemente_leggo per aver organizzato alla perfezione questo review party e la Mondadori per averci permesso di leggere in anteprima questo libro.


Nell’immagine sottostante trovate le varie tappe con tutti i blog su cui sono presenti le recensioni.



Vi lascio qui i link delle altre blogger:

Azzurra

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AutriceKerri Maniscalco, scrittrice americana. I suoi libri con protagonista Audrey Rose

sono tutti bestseller nella classifica del “New York Times”.

Titolo originaleStalking Jack the Ripper.

 

Traduttore: Maura Dalai.


Anno di pubblicazione: 2020 (il 15 Settembre).

 

Pagine: 372.

 

Genere: mystery, young adult, horror fiction.

 

Casa editrice: Mondadori, collana Oscar Vault Fantastica.

 

Costo: 20,00€

 

Voto: 7/10.

 

Pezzo preferito“La morte non bada alle distinzioni di noi mortali, come il genere o la posizione sociale. Coglie allo stesso modo re, regine e prostitute, spesso colmando di rimpianti chi rimane in vita.”

 

 

 

Narrazione: La narrazione è in prima persona, infatti le vicende sono narrate dalla protagonista Audrey Rose. Ho apprezzato molto questa scelta perché, a mio parere, questo tipo di narrazione è perfetto per un mystery, dal momento che permette una maggiore immedesimazione nelle vicende e nelle emozioni dei protagonisti.

 

Stile di scrittura: Nonostante la ridondanza di alcuni punti e la banalità di altri, lo stile mi ha catturata abbastanza da tenermi incollata alle pagine del libro fino alla fine. Ho apprezzato che la Maniscalco scriva in modo molto semplice e chiaro anche le scene più macabre, mentre alcuni dialoghi tra i protagonisti mi hanno fatto storcere un po' il naso - ma questo potrebbe essere dovuto al fatto che il libro sia indicato ad un pubblico di età inferiore alla mia.

 

 

 

Trama: Audrey Rose Wadsworth, cresciuta come la perfetta dama dell’alta società vittoriana, desidera un futuro diverso. Dopo la perdita della madre, è decisa a voler comprendere la natura della morte e dei suoi meccanismi. Per questo, con un bisturi da autopsia in mano, inizia a studiare in segreto Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sul serial killer conosciuto come Jack lo Squartatore e si accorge che la ricerca degli indizi la porta vicina al suo mondo ovattato, molto più di quanto avrebbe mai potuto credere.

 

 

 

LE MIE CONSIDERAZIONI


Sulle tracce di Jack lo Squartatore” è ambientato nella Londra del 1888, precisamente tra l’estate e l’autunno di quell’anno, periodo in cui si verificarono, nel quartiere Whitechapel e nei suoi dintorni, gli omicidi attribuiti al serial killer conosciuto con il nome di Jack lo Squartatore.

Dalla precisa ambientazione, dalle date all’inizio dei capitoli e dalla Nota dell’autrice a fine libro, si evince il lavoro di ricerca storica che c’è stato dietro al libro. La Maniscalco ha fatto tutto alla perfezione da questo punto di vista, specificando anche nella sua Nota i cambiamenti che ha attuato rispetto alla realtà dei fatti e perché.

 

I temi principali sono la visione della donna, la morte e la scienza.

 

La visione della donna è un tema ricorrente, forse anche ridondante, del libro. Audrey Rose

dovrebbe essere la perfetta dama che ricama fazzoletti e partecipa ai tè pomeridiani con le altre ragazze. Invece lei l’ago preferisce adoperarlo per ricucire i cadaveri e alla compagnia delle sue frivole coetanee preferisce quella di suo zio e dei suoi cadaveri. Audrey Rose è sicuramente una figura non convenzionale che ci permette di riflettere su quanto ai tempi le donne si sentissero in gabbia per via dell’impossibilità di fare quello che volevano e dell’essere considerate una proprietà prima del padre e poi del marito.

Tuttavia, credo che questo tema, purtroppo, sia stato sviluppato con gli occhi del nostro presente e non con quelli dell’800, cosa che ha portato alla presenza di alcuni stridenti anacronismi. Si percepisce che il libro è stato scritto da una persona del XXI secolo e non da scrittrici vissute effettivamente in quel contesto storico. Da questo punto di vista credo che l’autrice si sarebbe dovuta calare meglio nella realtà dei tempi e smorzare una rivoluzione che appare forzata e esagerata.


La morte aleggia ovunque nel libro e viene affrontata divinamente dall’autrice. Presentata come colei che colpisce chiunque, senza alcuna distinzione, la morte è un fenomeno scientifico da investigare, scoprire e spogliare fino al cuore centrale della sua causa. L’autrice la descrive sia dal punto di vista scientifico, attraverso le autopsie attuate dai nostri protagonisti, sia dal punto di vista umano, attraverso i pensieri più profondi di Audrey.


La scienza viene osannata, cosa che ho adorato, soprattutto per gli aspetti riguardanti la Medicina legale. Anche qui è evidente l’accurata ricerca storica dell’autrice che ha saputo rappresentare un chiaro quadro di quello che era il modus operandi di questa branca della Medicina alla fine del 1800. La Medicina legale viene descritta come la scienza che, per la giustizia e il bene dell’umanità, necessita di estraniazione dalle emozioni e dai sentimenti, una cosa che Audrey Rose deve imparare a fare.

Inoltre, un aspetto che ho apprezzato davvero molto è rappresentato dalla visione progressista della figura del serial killer che viene vista come una persona affetta da uno o più disturbi mentali e non come una persona cattiva e malvagia. In quest’ottica egli diventa una persona da aiutare e da curare, e non solo da allontanare dalla società affinché non nuoccia agli altri. Questo permette di spostare la colpa dall’individuo alla malattia, com’è giusto che sia.

 

I personaggi sono ben caratterizzati e il lettore finisce per affezionarsi ad essi e diventare impaziente di leggere il seguito della loro storia. - L'immagine sottostante è della bravissima @gabriella.bujdoso (https://www.instagram.com/gabriella.bujdoso/?hl=it).

Audrey Rose è una ragazza rivoluzionaria, intelligente, irriverente e fuori tempo che non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno e che lotta con tutta se stessa per il futuro che sogna. Ama la moda e, allo stesso tempo, la Medicina legale e in questo, per fortuna, non corrisponde ad alcuno stereotipo. Infatti, questo apparente contrasto è, in realtà, rappresentativo della complessità dell’essere umano che, appunto, non può e non deve essere racchiusa in uno stereotipo.

Thomas è un ragazzo sfrontato e intelligente, che sa spegnere le emozioni in nome della scienza. Sotto la coltre di sfacciataggine e sicurezza che lo circonda, nasconde un animo insicuro e dolce.

Jonathan, lo zio di Audrey Rose, è un eccezionale medico legale che ha votato la sua vita alla scienza e alla medicina. È in grado di superare la mentalità del tempo per permettere alla brillante mente della nipote di applicarsi a ciò che ama.

 

Due piccole meraviglie di questa edizione sono:

1.    Le illustrazioni, che non ho voluto svelarvi nella recensione perché, a mio parere, vanno scoperte e apprezzate nel corso della lettura.

2.    La parte finale del libro, che contiene i capitoli iniziali narrati da Thomas, un modo per approfondire maggiormente il suo personaggio.

 

In conclusione, un buon romanzo per inquietarsi al punto giusto e per saperne di più sulle vittime di Jack lo Squartatore. L’ideale per chi ama il mistero, i gialli e la Medicina legale.

Se, come me, siete curiosi di sapere come avrà risolto l’autrice quello che ancora oggi è un mistero, cosa aspettate? Leggete il libro e scopritelo!

 

 


LE CURIOSITÀ


Kerri Maniscalco è cresciuta nei dintorni di New York in una casa semistregata che ha fatto nascere in lei la passione per il gotico.

 

Quello dell’identità di Jack lo Squartatore è uno dei più grandi misteri irrisolti della storia. A lui sono state attribuite ufficialmente cinque vittime, mentre secondo gli studiosi il numero varia tra quattro e sedici.

 

Alle indagini scientifiche forensi reali partecipò anche Joseph Bell, il medico che ispirò la figura di Sherlock Holmes a Doyle.

 

 

 

 

 

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Commenti

  1. Ciao Milena! Bellissima recensione! Io sto aspettando i libri della Maniscalco con curiosità perchè ho sentito opinioni diverse da varie persone. Quello che mi incuriosisce meno è In fuga da Houdini, ma sarà perchè la figura del mago non mi interessa più di tanto, quello che aspetto di più invece è proprio questo e alla ricerca del principe dracula !!!

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    1. Ciao Chiara, grazie mille davvero <3 Anche io aspettavo soprattutto questo libro e meno il terzo volume, ci troviamo d'accordo!

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